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Consiglio Pastorale Parrocchiale

 

 

 

Costituzione e natura

è costituito nella nostra Parrocchia il Consiglio Pastorale Parrocchiale a norma del Codice di Diritto Canonico (can. 536).

Il CPP ha il suo fondamento teologico-ecclesiologico nel Battesimo, per il quale i fedeli, “resi partecipi nel loro modo proprio dell’ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo, sono chiamati ad attuare, secondo la condizione giuridica propria di ciascuno, la missione che Dio affida alla Chiesa da compiere nel mondo” (can. 204).

“L’ecclesiologia di comunione è l’idea centrale e fondamentale del Vaticano II” (Sinodo Straordinario del 1985, II, C, 1). Pertanto, il CPP rappresenta l’organismo eminente nel quale la comunione ecclesiale si concretizza attraverso la compresenza, la complementarietà e la corresponsabilità dei membri della Parrocchia (Comunione e Comunità, 65-67).

 

Finalità

Compito prioritario e preminente del CPP è la manifestazione della comunione e la formazione alla comunione di tutti i membri della Parrocchia; in primo luogo degli stessi membri del CPP.

Il CPP promuove, programma, coordina e verifica tutta l'attività riguardante la vita e la missione della Parrocchia.

 

Carattere comunionale

Il CPP rende il suo servizio alla comunità parrocchiale attraverso la partecipazione e la corresponsabilità, nell’ascolto attento del Signore che guida la sua Chiesa, interpretando i segni dei tempi alla luce della fede. Lasciandosi guidare dalla luce dello Spirito Santo, programma e propone alla comunità parrocchiale le risposte adeguate e tempestive alle concrete situazioni ecclesiali e sociali.

Il CPP fa costantemente riferimento ai principi dottrinali e pastorali della Chiesa universale e della Conferenza Episcopale Italiana, osservando le norme del Diritto Canonico e nel rispetto delle disposizioni e indicazioni diocesane.

 

Carattere rappresentativo

In quanto “segno e strumento della comunione ecclesiale”, il CPP ha carattere rappresentativo. Esso esprime l'intera comunità parrocchiale. Ciascun membro, anche rappresentante di particolari realtà ecclesiali, è chiamato a guardare alla vita della comunità nel suo insieme; così ogni soggetto particolare diventa un dono per l'edificazione dell'unica comunità.

 

Membri

Il nostro CPP è composto da membri che rappresentano diverse realtà della nostra Comunità parrocchiale.

 

Durata

Il CPP dura in carica cinque anni.

 

Presidente

Il Parroco presiede alla comunità parrocchiale nella carità a nome del Vescovo e in comunione con il presbiterio diocesano. Egli pertanto è Presidente del Consiglio Pastorale. In forza del ministero presbiterale egli è chiamato a promuovere e sostenere i carismi e i ministeri della comunità, a favorirne la comunione per un cammino pastorale comune, a garantire la comunione con le altre Parrocchie, con la Vicaria, con la Diocesi e con la Chiesa universale.

 

Segretario

Il Segretario del Consiglio Pastorale può essere scelto dal Presidente o eletto dal Consiglio; di norma viene scelto tra i membri del Consiglio. Egli ha il compito di curare quanto serve alla convocazione e allo svolgimento delle riunioni, di stendere il verbale.

 

Convocazioni

Il CPP è convocato dal Parroco: esso si riunisce all’inizio dell’anno pastorale per la programmazione e alla fine per la verifica pastorale. Può essere convocato, tuttavia, ogni qualvolta se ne ravvisi l'opportunità.

Per raggiungere i suoi obiettivi il Consiglio non assume in proprio le attività formative e pastorali, ma si avvale dei gruppi e delle associativi ecclesiali esistenti in parrocchia.

 

Presenze

I membri del CPP si faranno dovere d'essere presenti a tutti gli incontri; in caso di impedimento dovranno avvertire il Segretario o il Parroco per giustificare l'assenza. L’assenza immotivata a tre incontri consecutivi fa decadere l’interessato.

 

Documentazione

Di ogni riunione è redatto il verbale, firmato dal Parroco e dal Segretario; esso sarà letto all’inizio della successiva riunione. I verbali saranno poi raccolti in apposito registro e conservati nell'archivio parrocchiale. è doveroso informare ogni volta la comunità parrocchiale dei lavori e degli orientamenti del Consiglio Pastorale.

CPP
CAE

Consiglio Affari Economici

 

 

 

Cos’è il Consiglio Pastorale Affari Economici (CPAE)

Il Consiglio parrocchiale per gli Affari Economici (C.P.A.E), è l’organismo che promuove ed esprime la collaborazione responsabile dei laici con il proprio parroco alla gestione amministrativa della Parrocchia, tenendo conto delle finalità proprie dei beni ecclesiastici quali:
- l’esercizio del culto;
- il sostentamento e la manutenzione delle strutture della parrocchia;
- le attività pastorali e caritative.


È distinto dal Consiglio Pastorale Parrocchiale e opera nella sfera di sua competenza in conformità alle direttive pastorali diocesane e alle norme canoniche e civili.

 

Scopi del CPAE

a) coadiuvare il parroco nel predisporre il bilancio preventivo della parrocchia, elencando le voci di spesa prevedibili per i vari settori di attività individuando i relativi mezzi di copertura;a) 

b) approvare alla fine di ciascun esercizio, previo esame dei libri contabili e della relativa documentazione, il rendiconto consuntivo; 
c) esprimere il parere sugli atti di straordinaria amministrazione;
d) curare la stesura e l’aggiornamento annuale dello stato patrimoniale della parrocchia, il deposito dei relativi atti e documenti presso la Curia diocesana (cfr. can. 1284, § 2, n. 9) e l’ordinata archiviazione delle copie negli uffici parrocchiali;
e) ferme restando le norme ecclesiastiche in materia, studiare i modi e promuovere iniziative per sensibilizzare la comunità al dovere di contribuire alle necessità della parrocchia, della diocesi e della Chiesa universale e valutare l’opportunità di nuove collette a favore della parrocchia.

 

Membri del CPAE

a) parroco, che di diritto ne è il presidente;
b) almeno quattro fedeli nominati dal parroco, sentite le indicazioni o comunque il parere del Consiglio pastorale parrocchiale o, in sua mancanza, di persone mature e prudenti.


I consiglieri siano noti per integrità morale, attivamente inseriti nella vita parrocchiale, capaci di valutare le scelte economiche con spirito ecclesiale e competenza.

 

Durata

I membri del C.P.AE. durano in carica 5 anni e il loro incarico può essere rinnovato.
In occasione della vacanza della parrocchia il Consiglio presta il suo aiuto a chi regge la parrocchia, fermo restando il can. 540 § 2.

 

Poteri del consiglio

Il C.P.A.E. ha funzione consultiva non deliberativa.
In esso tuttavia si esprime la collaborazione responsabile dei fedeli nella gestione amministrativa della parrocchia in conformità al can. 212, § 3. Il parroco pertanto ne ricercherà e ne ascolterà attentamente il parere, non se ne discosterà se non per gravi motivi e ne userà ordinariamente come valido strumento per l’amministrazione della parrocchia.
Ferma resta, comunque, la legale rappresentanza che in tutti i casi spetta al parroco, il quale è amministratore di tutti i beni parrocchiali a norma del canone 532.

 

Esercizio finanziario e rendiconto

L’esercizio finanziario della parrocchia va dal 1° gennaio al 31 dicembre. Alla fine di ciascun esercizio, e comunque entro il mese di marzo successivo, il parroco presenterà al vescovo diocesano il resoconto consuntivo, debitamente firmato dai membri del Consiglio.
 

Composizione attuale

I componenti attuali il C.P.A.E. della nostra parrocchia, oltre ai Sacerdoti, sono:

(presto saranno comunicati i nominativi dei membri del Consiglio)

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